giovedì, agosto 30, 2007

Luci ed ombre dell’Amministrazione Digitale

Molto di recente il presidente del CNIPA, lìorganismo che cura l’informatica nell’apparato statale, ha reso noto le condizioni del sistema di connettività pubblica a fine 2006. Ne esce una fotografia ricca di luci, ma anche oscurata da ampie illogicità “comportamentali”. Un caso su tutti: se da una parte è sicuramente positivo il fatto che il numero della transazioni in rete eseguite tra amministrazioni e cittadino sia cresciuto, rispetto al 2005, di oltre il 10%, dall’altra pare allarmante il dato che solo il 2% delle 260 milioni di operazioni svolte online sia stato supportato da sistemi di autenticazione sicura degli utenti, basata su smart card o carte personali. In pratica, la quasi totalità delle operazioni svolte sono potenzialmente a rischio. Il fatto non va sottovalutato. Oggi una delle minacce più serie per chi usa Internet sta nel furto di identità digitale. La Rsa Security (www.rsasecurity.com), una azienda specializzata nella protezione di informazioni private e identità digitali, sostiene che il fenomeno è in rapida crescita, e potrebbe avere serie ripercussioni sulle imprese online. In media, infatti, un consumatore evoluto crea oltre 20 diverse identità digitali, fornendo informazioni personali a siti web, con il 64% che utilizza la stessa password per accedere a tipi diversi di siti, dall'email al conto bancario. Il 33% ha addirittura ammesso di condividere le password con amici, colleghi e familiari. Il governo americano, per contrastare l’aumento dei crimini ai danni degli incauti utilizzatori di Internet, ha diffuso in rete una brochure multilingue in cui avvisa i cittadini di tenere confidenziale il numero della sicurezza sociale, che viene sempre più spesso utilizzato – incautamente per la verità – per autenticare l’utente nelle transazioni con l’apparato statale. Certo che pare almeno strano che i governi prima si siano posti, alla ricerca di una maggiore efficienza economica, il problema di aumentare il numero delle transazioni in rete, e solo dopo quello di garantire la sicurezza degli utenti. Previo poi correre ai ripari tardivamente. Un comportamento molto old society, in fin dei conti.

Nessun commento: