giovedì, giugno 02, 2005

E-Government?

Di Patrizio Di Nicola per Rassegna Mese
Aprile 2005

Quasi trenta anni fa, durante il servizio militare, mi fratturai una caviglia. Dopo un periodo di ingessatura ripresi la vita di tutti i giorni. Dato che l’accidente era avvenuto al “servizio dello Stato”, avevo diritto ad una compensazione. Dopo dieci anni mi informarono che la frattura dava luogo ad una invalidita’ permanente. Io continuai la vita di tutti i giorni per altri anni. Un giorno, nel 1992, sentii dei dolori alla vecchia frattura. Il medico decise molte analisi, costose, e mi consiglio’ di recarmi alla USL per essere esentato dal pagamento delle cure. Incredibile ma vero, mi rilasciarono un libretto magico, che mi autorizzava a godere gratuitamente delle prestazioni sanitarie. Ma dovevo pagare in altri modi. Ogni anno, quasi che la fattura potesse sparire come per incanto, dovevo recarmi in quell’ambulatorio e mettermi in fila per tre ore al fine di arrivare ad un minuscolo sportello ove una impiegata apponeva con lestezza un timbro sul “passaporto”. Ripetei quella trafila per tre anni, poi conclusi che non ne valeva la pena.
Passano altri 10 anni, e capito casualmente alla ASL (la A di “Azienda” ne segnala una svolta imprenditoriale). Decido di vedere come funziona l’esenzione del ticket. In fin dei conti nel frattempo sono successe tante cose:
- E’ nata Internet e l’Italia ha investito in progetti di E-Government, nel solo 2004, ben 299 milioni di euro (ma saliranno a 420 milioni: Fonte IDC, 2004)
- La mia ASL è in piena linea con il futuro: ha un bel sito Web e un attestato di eccellenza per la Qualità del servizio.

E infatti molto e’ cambiato: l’ambiente e’ piu’ pulito, una macchinetta stampa al “cliente” il numero di prenotazione. Certo, mi trovo ancora in una fila di 77 persone, ma ora lo so senza doverle contare. Al mio turno, circa due ore dopo, la stessa impiegata di tanti anni prima stampa un nuovo libretto, che questa volta durera’ 10 anni anziché 12 mesi. Una grande innovazione.
Ma siamo certo che servano milioni spesi in progetti di E-Government per ottenere cotanto risultato? E se, tralasciate le sciocchezze aziendaliste, tornassimo semplicemente a fare della Sanità una seria struttura funzionale, che anziché stampare moduli, curi e basta?

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