Redditi online
Di Patrizio Di Nicola
I redditi degli italiani, ma soprattutto i funzionari che li custodiscono, hanno fatto la conoscenza di internet. Giusta o sbagliata che sia stata la decisione, qualcuno, dagli uffici del ministero dell’Economia, ha creato un file con tutti i dati degli italiani e lo ha pubblicati sul sito web del ministero. Sin qui nulla di anomalo (o forse tutto sbagliato, dipende da come la pensate: i punti di vista, almeno tra gli utenti, sono differenti). Quel che invece stupisce è la profonda ignoranza circa i meccanismi che regolano - o non regolano, è meglio dire - Internet. Infatti, chiunque abbia cercato di scaricare il file direttamente dal sito del ministero, si è subito reso conto che la larghezza di banda (cioè la capacita’ di trasmissione del web del governo) era assolutamente insufficiente a soddisfare le richieste di tutti gli utenti. Così, qualcuno di buona volontà o forse particolarmente malizioso, una volta riuscito a trasferire nel proprio computer il file, lo ha messo in condivisione tramite una rete peer-to-peer, quelle che si pensa servano soltanto a scambiarsi illegalmente musica e film. Il risultato è stato di moltiplicare per mille o più le fonti da cui poteva avvenire il download. Da quel momento in poi la circolazione delle informazioni è diventata un fiume in piena. La decisione, presa dopo qualche giorno, di ritirare le informazioni dal sito dell’Agenzia delle Entrate, non tocca minimamente i dati in circolazione tramite le reti E-Mule e simili. E l’avere reso illegale la circolazione incontrollata dei dati, se riesce a bloccare i tentativi di speculazione più sfacciati (e-Bay, il sito di vendita online tra privati, ha sospeso le aste avente per oggetto i redditi) poco o nulla può fare contro i file condivisi tramite la memoria dei PC di singoli utenti.
Questa storia ci auguriamo serva a richiamare l’attenzione sulle enormi possibilità di Internet. Chi pensa che tutto inizi e finisca con i siti web o con i grandi portali informativi sottovaluta la rete, che sempre di più vive davvero nei processi di condivisione delle conoscenze tra singoli utenti, senza divieti né garanti che tengano.
giovedì, giugno 12, 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento