giovedì, giugno 12, 2008

Redditi online

Di Patrizio Di Nicola

I redditi degli italiani, ma soprattutto i funzionari che li custodiscono, hanno fatto la conoscenza di internet. Giusta o sbagliata che sia stata la decisione, qualcuno, dagli uffici del ministero dell’Economia, ha creato un file con tutti i dati degli italiani e lo ha pubblicati sul sito web del ministero. Sin qui nulla di anomalo (o forse tutto sbagliato, dipende da come la pensate: i punti di vista, almeno tra gli utenti, sono differenti). Quel che invece stupisce è la profonda ignoranza circa i meccanismi che regolano - o non regolano, è meglio dire - Internet. Infatti, chiunque abbia cercato di scaricare il file direttamente dal sito del ministero, si è subito reso conto che la larghezza di banda (cioè la capacita’ di trasmissione del web del governo) era assolutamente insufficiente a soddisfare le richieste di tutti gli utenti. Così, qualcuno di buona volontà o forse particolarmente malizioso, una volta riuscito a trasferire nel proprio computer il file, lo ha messo in condivisione tramite una rete peer-to-peer, quelle che si pensa servano soltanto a scambiarsi illegalmente musica e film. Il risultato è stato di moltiplicare per mille o più le fonti da cui poteva avvenire il download. Da quel momento in poi la circolazione delle informazioni è diventata un fiume in piena. La decisione, presa dopo qualche giorno, di ritirare le informazioni dal sito dell’Agenzia delle Entrate, non tocca minimamente i dati in circolazione tramite le reti E-Mule e simili. E l’avere reso illegale la circolazione incontrollata dei dati, se riesce a bloccare i tentativi di speculazione più sfacciati (e-Bay, il sito di vendita online tra privati, ha sospeso le aste avente per oggetto i redditi) poco o nulla può fare contro i file condivisi tramite la memoria dei PC di singoli utenti.
Questa storia ci auguriamo serva a richiamare l’attenzione sulle enormi possibilità di Internet. Chi pensa che tutto inizi e finisca con i siti web o con i grandi portali informativi sottovaluta la rete, che sempre di più vive davvero nei processi di condivisione delle conoscenze tra singoli utenti, senza divieti né garanti che tengano.

Nessun commento: