Quando la meraviglia finisce
Di Patrizio Di Nicola
Vi sono delle regole di bon ton che sconsigliano vivamente di parlare male dell’e-government e di chi lo attua. E’ giusto, viste le diffidenze che devono superare. Ma a volte la buone educazione rischia di diventare omertosa. Per questo è utile segnalare le false innovazioni che ci vengono a volte dal mondo dell’e-government. Un esempio per capirci meglio. Qualche giorno fa, un portale informativo dava con risalto la notizia che una ASL abruzzese, tra le poche in Italia, avrebbe iniziato a trasmettere via Internet all'Inail le denunce di infortuni sul lavoro. Niente carta, zero burocrazia, invio dei dati in tempo reale: vantaggi permessi dalle nuove tecnologie del Web, spiegano i responsabili del progetto. Certo, un bel vantaggio, ma cosa c’entra il governo online? Esiste, dagli albori di Internet, una tecnologia molto semplice, l’email, che permette a chiunque di inviare documenti, testi, immagini e quant’altro ci possa venire in mente, in una frazione di secondo e a costi praticante nulli. Forse gli strateghi dell’e-government si sono distratti, ma nell’autunno del 1971 Raymond Tomlinson inviò su ARPANet - la rete militare da cui deriva Internet, la prima email della storia; a lui, tra l’altro, si deve anche l'idea di usare il simbolo "@" per dividere il nome dell’utente da quello del server . Da allora moltissima acqua è passata sotto i ponti, e le email spedite ogni giorno sono circa 31 miliardi. Allora perché le nostre amministrazioni pubbliche non le usano abitualmente, per i lavori di tutti i giorni? Perché, anziché utilizzare la tecnologia più semplice che si ha a disposizione si preferisce creare costosi portali pseudo interattivi, che per un verso o per l’altro, quasi sempre funzionano male? Io, sinceramente, inizio a stancarmi di questa economia dello spreco di risorse pubbliche che ruota attorno ad Internet. Vorrei, cortesemente, tornare alle origini: datemi l’indirizzo di posta elettronica del funzionario che ha in mano la mia pratica, e fate solo in modo che possa rispondermi in breve tempo. E che i file i ministeri se li scambino con belle email, proprio come facciamo noi ogni giorno.
giovedì, giugno 12, 2008
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