giovedì, giugno 02, 2005

E-Government in mostra

Di Patrizio Di Nicola per Rassegna Mese
Giugno 2005

Quando viene maggio accadono molte cose gradevoli: sbocciano le rose, l’aria diventa tiepida e soprattutto, almeno dal nostro punto di vista, si apre il Forum della Pubblica Amministrazione. Una vetrina di quanto la burocrazia si sia rinnovata, di quali progetti stia portando avanti per il nostro benessere, di quanto abbia imparato, per esserci utile, ad utilizzare le tecnologie più innovative.
Quest’anno il Forum è iniziato con una ottima notizia. In un contesto di declino generalizzato del Paese, in cui vengono al pettine tutti i problemi trascurati per tanti anni, almeno la digitalizzazione della P.A. va avanti a vele spiegate, e l’Italia è oggi all’ottavo posto (su 18 paesi, non è stato detto quali) per i servizi online. Quattro anni fa era solo al 12° posto. Un passo avanti notevole, che è costato soltanto un miliardo di Euro. A questi prezzi spero che a nessuno venga in mente di arrivare in testa alla graduatoria.
Certo che sulla digitalizzazione dell’Amministrazione bisognerà investirci ancora molto, e sembra che la maggior spesa sarà in tecnologie. La PA, infatti, ancora non si parla correntemente online, e quindi saranno necessari altri sforzi economici, stimati all’incirca in 1,2 miliardi, per creare lo SPC (Sistema Pubblico di Connettività), cioè un sistema di connessioni che dovrebbe unificare le varie reti telematiche statali, regionali e locali.
Ma la vecchia RUPA? La RUPA, o Rete Unitaria della P.A., era nata da una direttiva della Presidenza del Consiglio del 1995 al fine di permettere (cito dalla direttiva) “al sistema informativo di ciascuna amministrazione, l'accesso ai dati e alle procedure residenti nei sistemi informativi delle altre”. Quindi tale infrastruttura avrebbe dovuto assicurare l'interconnessione telematica di tutte le reti esistenti. E a stare a quanto detto nel vecchio sito del Centro Tecnico RUPA presso la Presidenza, (http://www.ctrupa.it/) dovrebbe esistere ed essere addirittura in funzione sin dal 9 marzo 2000. Ma probabilmente non è così, se oggi serve una nuova rete per fare ciò che si doveva fare 10 anni fa.
Non stupisce, allora, che il recente rapporto Censis sui Cittadini digitali mostri che l’opinione degli italiani sui servizi pubblici, nonostante le spese per la digitalizzazione, sia in costante peggioramento. Nel 2005 solo il 22% degli utenti hanno rilevato un miglioramento (l’anno scorso erano il 37%). E intanto il digital divide imperversa: solo il 7% dei sessantenni usa Internet (a fronte di una media di quasi il 43%). Forse vale la pena di spendere di più in cultura digitale, non in tecnologie.

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