Vacanze virtuali
Di Patrizio Di Nicola
Ogni volta che torno dalle vacanze mi chiedo quanto ne sia valsa la pena. Intendiamoci: luoghi interessanti, compagnia gradevole, cibo più che accettabile. Ma quello che mi pesa è arrivare nel luogo del soggiorno. Una fatica biblica. Quest’anno, ad esempio, ho preso un volo per l’America. In teoria 9 ore di viaggio comodo, in pratica l’esodo dall’Egitto. Si comincia con un aereo di una primaria compagnia statunitense, che dopo alcune ore di viaggio si accorge che qualcosa non va. Bisogna tornare ad Amsterdam, dove i tecnici sicuramente metteranno a posto il difetto in pochi minuti. Attendiamo un paio d’ore in aereoporto, poi ci spediscono a pernottare in un triste hotel in mezzo al nulla, da dove ripartiremo l’indomani alle sei di mattina. Insomma, Roma-New York in 28 ore. Il ritorno è solo di poco migliore. Arrivati alle 3 del pomeriggio in aeroporto, la nostra compagnia (questa volta quella con il tricolore, orgoglio e vanto degli italiani che si rispettino) ci informa che il volo è ritardato di 7 ore. Nell’attesa possiamo divertirci a girare in aeroporto, e rifocillarci con la fantastica cifra di 15 dollari, cortesemente offerti per compensare il disagio.
L’anno prossimo mi faccio le vacanze virtuali. Anzitutto visiterò il parco più importante degli USA. Dal sito www.yellowstonepark.com mi vedrò il video dell’eruzione del Faithful Geyser (un evento naturale che avviene ogni 90 minuti), poi percorrerò, sempre in video, il Togwotee Trail, un percorso tra i più belli del West americano. Per finire assisterò alla partenza delle coloratissime mongolfiere in occasione dell’annuale raduno chiamato Riverton Rendezvous. Il secondo giorno di vacanze lo dedicherò alla vista di Santa Monica in California: dopo il parco, il mare. Dal sito www.tripfilms.com mi farò una passeggiata – ovviamente virtuale – sul lungomare della bella cittadina marinara sull’oceano Pacifico, famosa per i canali di Venice e per Muscle Beach, la spiaggia dei culturisti dove si allenava anche l’attuale Governatore dello Stato. A cena ovviamente andrò da One Pico, il nuovo ristorante sul lungomare, non lontano dal famoso pontile con la ruota panoramica, dove potremo mangiare – pur rimanendo a dieta - aragosta ed avocado (ma per i tradizionalisti meglio il classico risotto ai frutti di mare). Per concludere le mie vacanze mi sposterò, ovviamente senza problemi di aereo, ma grazie al sito trip film, a Sydney in Australia, dove potrò rilassarmi con una buona tazza di the verde Bancha nel Chinese Garden, un bellissimo giardino proprio in mezzo ai grattaceli. Agli amici non porterò regali, ma manderò bellissime cartoline. Grazie al sito www.postcards.org potrò crearne alcune con le foto dei posti che ho visitato, e spedirle per email. Ovviamente senza ritardi né costi di affrancatura. L’anno prossimo in vacanza mi divertirò un mondo, ne sono sicuro.
martedì, settembre 08, 2009
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