Politici e vita reale
Uno dei fenomeni che più hanno contribuito a cambiare le regole della TV e, per alcuni versi, ad imbarbarire i gusti dei telespettatori, sono stati i reality show. Il primo di tutti, Il Grande Fratello, è nato oltre 10 anni fa dall’idea di una casa di produzione olandese e si è diffuso a macchia d’olio in tutto il mondo. Come noto, il format televisivo si basa sull’idea di chiudere un gruppo di sconosciuti in un appartamento un po’ claustrofobico per vari mesi ed osservarne, come se fossero cavie di laboratorio, le interazioni e i comportamenti. Un modello che si basa sulla curiosità voyeuristica degli spettatori, ai quali e’ data la possibilità, tramite il televoto, di interferire con il gioco. Il modello, in crisi di ascolti, ha dato l’inizio a una sequela di cloni: dai personaggio famosi (ma a volte un po’ decaduti) naufraghi su un isola sperduta, sino alle coppie in procinto di sposarsi, o agli obesi che vogliono dimagrire. Ma vi è un reality che gli spettatori italiani non vedranno mai sulle nostre reti: il Condominio degli Onorevoli. Ideato dalla TV inglese Channel 4, il gioco consiste nel prendere quattro deputati e costringerli a vivere per 8 giorni in un una casa popolare di una periferia degradata, insieme ad una famiglia che abita li. Per sopravvivere una settimana i deputati avevano a disposizione l’equivalente della pensione sociale, pari a 64 sterline. Tenendo conto che ci sono milioni di persone che vivono in quel modo per anni, sopravvivere una settimana non dovrebbe costituire un problema. Eppure i quattro deputati reclutati per la prima (e penso unica) edizione hanno fatto una figura meschina: c’e’ chi si è nascosto un po’ di sterline extra tra gli indumenti intimi, chi aveva paura anche ad uscire di casa per evitare di incontrare i residenti dell’area, chi non ha potuto fare a meno del telefonino. Uno, incapace di fare i conti con la sua nuova condizione di povero, ha speso tutto l’importo della settimana per la prima cena. Gli onorevoli, insomma, hanno dimostrato di non riuscire a vivere senza gli agi e i privilegi propri della loro carica. Gli spettatori, invece, si sono divertiti moltissimo. Anche noi ci divertiremmo se ci proponesse lo stesso reality. Ma voi pensate che, seppure qualche TV volesse farlo, da noi si troverebbero i 4 candidati?
lunedì, maggio 03, 2010
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